Aleksandr Dugin

Il discorso di Putin al Valdai è una profezia

Il discorso di Putin al Valdai è una profezia
08.11.2024

Il discorso di Vladimir Putin alla riunione del Valdai Club (in data 7 novembre 2024, N.d.T.) è già diventato storico senza la minima esagerazione. A suo tempo, il discorso di Fulton di Churchill segnò l'inizio della Guerra Fredda, passando alla storia come un episodio in cui il leader di uno Stato descrisse il futuro dell'umanità, ma era un futuro di conflitto, di feroce competizione e di scontro tra due campi ideologici. 

Deep State, Derin devlet

08.10.2024

L'espressione “Deep State” viene oggi utilizzata sempre più spesso nella sfera politica e sta gradualmente passando dal giornalismo al linguaggio politico comune. Allo stesso tempo, il termine stesso si sta confondendo e tutti iniziano a comprenderlo in modo diverso. È giunto il momento di dare un'occhiata più da vicino al fenomeno descritto come Deep State. È molto importante rintracciare quando e dove questo concetto entra in circolazione.

Iran, Pezeshkian E L'effettività Della Censura Degli Esperti

26.09.2024

Gli "esperti" della rete stanno attivamente cercando di incriminare il nuovo presidente iraniano Pezeshkian per i suoi sentimenti anti-russi. Qui si nasconde un grave pericolo: ad oggi, l'Iran e la Corea del Nord sono i più stretti alleati della Russia, sono loro che si spingono più avanti nel sostegno tecnico alla Russia rispetto ad altri Paesi che simpatizzano con noi e si rendono conto di partecipare alla costruzione di un mondo multipolare.

L’eurasismo di Dugin è incompatibile con il nazionalismo

02.09.2024

Alain de Benoist: Aleksandr Dugin, che conosco da più di trent’anni, è un teorico dell’eurasismo. Questa linea di pensiero è emersa negli anni Venti, sia negli ambienti dell’emigrazione russa (i «russi bianchi») sia nella giovane Unione Sovietica, nel contesto della disputa slavofili-occidentali (Zapadniki) che aveva già diviso le élite russe negli anni Quaranta del XIX secolo.

Il concetto di "civiltà" e i suoi labirinti

02.08.2024

Dal momento che in Brasile è molto comune che qualsiasi dibattito arrivi molto tardi, oggi si discute se il Brasile sia o meno "occidentale". Alcuni grandi brasiliani, in anticipo sui tempi, come Gilberto Freyre, Darcy Ribeiro, Sérgio Buarque de Holanda, Plínio Salgado, tra gli altri, consideravano ovvio che il Brasile facesse parte di una civiltà "latinoamericana" (in un altro testo ho già spiegato perché ho rifiutato questo termine in favore di "iberoamericano"), e nessun altra.