“Una teoria dell'Europa”: approfondimenti sulla visione dell'identità continentale della Nuova Destra

03.12.2024

Nell'agosto del 2022, un'autobomba a Mosca ha stroncato la vita di Daria Dugina, una voce emergente della filosofia politica le cui intuizioni sono state tragicamente interrotte all'età di 29 anni. La sua opera, pubblicata postuma, Una teoria dell'Europa, rappresenta sia il suo testamento intellettuale sia una rara finestra sul movimento francese della Nouvelle Droite (Nuova Destra). Mentre la stampa tradizionale spesso riduce questa scuola di pensiero a etichette semplicistiche, la conoscenza intima di Dugina dei suoi pensatori chiave rivela un'affascinante corrente filosofica che mette in discussione i nostri presupposti fondamentali sull'identità e la civiltà europea.

L'opera di Daria Dugina, pubblicata postuma, Una teoria dell'Europa, offre un'affascinante esplorazione del movimento francese della Nouvelle Droite (Nuova Destra) e della sua visione della civiltà europea. Attraverso una serie di saggi, conferenze e interviste, Dugina fornisce preziosi spunti di riflessione su questo movimento intellettuale influente ma spesso incompreso, dimostrando al contempo le proprie notevoli capacità di filosofa e analista politica.

Il libro è particolarmente significativo perché rappresenta una delle poche opere in lingua inglese che offrono un esame approfondito della Nouvelle Droite da parte di qualcuno che ha avuto un'esperienza diretta con le sue figure chiave. La posizione unica di Dugina, sia come analista che come partecipante a questi circoli, le permette di fornire prospettive sfumate sulle idee, le aspirazioni e le dinamiche interne del movimento.

Un tema centrale dell'opera è la distinzione tra ciò che la Nuova Destra vede come vera Europa e l'attuale modello UE-centrico. Come spiega Dugina:

La Nuova Destra afferma il principio di un'“Europa dei popoli” contro l'universalistica “Europa degli individui”. Questa Europa dei popoli, come abbiamo visto, è stata esaltata da Thiriart. Da un lato, si tratta di un'Europa unita (un'identità continentale che si oppone all'Occidente e alla civiltà del mare) e, dall'altro, di un'Europa della pluralità di culture e regioni.

Questa visione di un'“Europa dalle mille bandiere” enfatizza la diversità culturale all'interno di un quadro continentale unificato - in netto contrasto con quelle che la Nuova Destra considera le forze omogeneizzanti della globalizzazione e del liberalismo.

Uno dei punti di forza del libro è la spiegazione di come la Nuova Destra trascenda le categorie politiche tradizionali. Dugina spiega come il movimento combini critiche al capitalismo e al comunismo, attingendo a pensatori provenienti da tutto lo spettro politico:

La Nuova Destra dice che è necessario sbarazzarsi di questo mito, di questa ideologia dell'egualitarismo, perché questo egualitarismo porta a una disuguaglianza e a uno squilibrio ancora maggiori... La Nuova Destra rifiuta sia il liberalismo che il marxismo. Dal loro punto di vista, liberalismo e marxismo sono poli opposti dello stesso sistema di valori economici.

Il libro fornisce un contesto prezioso sulle basi intellettuali del movimento, esplorando influenze che vanno dalla Rivoluzione conservatrice dell'era di Weimar alla filosofia tradizionale e al moderno pensiero ecologico. Particolarmente interessante è la discussione su come la Nuova Destra abbia incorporato i concetti di egemonia e contro-egemonia culturale di Antonio Gramsci, sviluppando quello che hanno chiamato “gramscianesimo da destra”.

Spiega Dugina:

“Per GRECE e Alain de Benoist, la creazione di un'alternativa all'egemonia della sinistra-liberale in Europa e nel mondo intero è della massima importanza... Senza vincere la guerra epistemologica contro l'egemonia a livello di idee, qualsiasi lotta politica sarà deliberatamente condannata”.

Il libro offre anche una visione delle prospettive ecologiche del movimento, che vanno oltre l'ambientalismo convenzionale per proporre quella che chiamano “ecologia profonda”. Come osserva Dugina:

“L'ecologia profonda ci invita a superare il moderno antropocentrismo per sviluppare una coscienza della reciproca coesistenza dell'uomo e del cosmo. Questa ‘trascendenza immanente’ rivela la natura come partner e non come avversario o oggetto”.

Uno degli aspetti più preziosi dell'opera è l'analisi della politica francese ed europea contemporanea attraverso la lente delle idee della Nuova Destra. La discussione di Dugina sulla presidenza di Emmanuel Macron e sul movimento dei Gilet Gialli dimostra come i concetti della Nuova Destra possano essere applicati per comprendere gli eventi attuali.

Il principale punto di forza dell'opera è la chiara esposizione di idee complesse e la capacità di mostrare come concetti filosofici astratti si colleghino a questioni politiche e culturali concrete. Lo stile di scrittura di Dugina combina il rigore scientifico con l'accessibilità, rendendo le idee della Nuova Destra comprensibili anche ai lettori che le incontrano per la prima volta.

Il libro trae vantaggio anche dall'inclusione di analisi teoriche e osservazioni pratiche tratte dalle interazioni dirette di Dugina con le figure chiave del movimento. Questa combinazione di teoria ed esperienza diretta offre al lettore una comprensione più completa di come le idee della Nuova Destra si manifestino nella pratica.

Una teoria dell'Europa presenta in definitiva una visione impegnativa ma stimolante dell'identità e della civiltà europea. Indipendentemente dal fatto che si sia d'accordo o meno con le sue premesse, il libro offre preziose indicazioni su un movimento intellettuale influente che continua a plasmare i dibattiti sul futuro dell'Europa. È un contributo importante alla comprensione della filosofia politica contemporanea e della storia intellettuale europea.

L'opera è particolarmente toccante per la tragica morte di Dugina nel 2022. La sua attenta analisi e il suo profondo impegno con queste idee testimoniano le sue capacità di studiosa e la sua passione intellettuale. Anche se i lettori non condividono tutte le posizioni della Nuova Destra, questo libro fornisce una risorsa essenziale per comprendere la loro prospettiva sul passato, sul presente e sul possibile futuro dell'Europa.

Una teoria dell'Europa offre una ricchezza di spunti e analisi per chiunque sia interessato al pensiero politico europeo, alla politica francese contemporanea o a visioni alternative dell'identità europea. È un'introduzione al pensiero della Nuova Destra e un serio contributo scientifico ai dibattiti in corso sulla civiltà e l'identità europea.

Articolo originale di Alexander Raynor:

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Traduzione di Costantino Ceoldo