Si tratta di due fronti contrapposti

28.04.2017
Il problema del terrorismo non va analizzato soltanto focalzzando l-attenzione solotanto sugli attivisti, ma capendo che ci sono molti musulmani che non effettueranno loro direttamente attentati , ma aiuteranno i terroristi dando loro rifugio e sostegno.

 Marine Le Pen e' la grande speranza per evitare la decadenza rapida e inarrestabile della Francia. Se vincera' Macron, uomo delle oligarchie antidemocratiche, andremo incontro ad un periodo molto buio che inevitabilmente avra' ripercussioni negative anche sul resto d'Europa. 

A dirlo non e' un esponente del Front National, ma Ivan Blot, professore in scienze economiche, ispettore generale onorario del Ministero dell'Interno francese, con  passato nel Front National, da cui si allontano' per entrare nel partito dell'ex presidente Nicolas Sarkozy, l'UMP. Molto vicino agli ambienti conservatori europei e russi, Blot non da' per scontato il successo di Macron, dato per favorito al ballottaggio del prossimo 7 maggio e sostenuto dai poteri forti internazionali.

Le elezioni di domenica scorsa hanno dimostrato che in Francia i vecchi partiti stanno morendo- racconta Blot. Il vecchio Partito socialista (Hamond) ha raggranellato solo il 6.5 % dei voti, il Partito repubblicano (Fillon) il 19.8, meglio dei socialisti, ma troppo debole per poter immaginare di far parte di una coalizione di centrodestra. Il nuovo partito socialdemocratico ( "En Marche" di Macron) ha avuto il risultato migliore, 23,8%. Un buon risultato per il presidente uscente Hollande, ideatore della strategia di trasformazione del vecchio Ps in un nuovo partito socialdemocratico. Il Front National, con il suo 21,3 %, ha avuto un milione di voti in piu rispetto al passato. I sondaggiper il ballottaggio del 7 maggio prevedono Macron vincitore con il 62 %, mentre Marine Le Pen sarebbe al 38 %: questo significa che da solo il Front National si aggirerebbe intorno al 40 % dell'elettorato francese. I Repubblicani hanno fatto un grosso errore a dare l'appoggio ufficiale a Macron, perche' cosi' regalano a Marine il monopolio del voto conservatore. Il 45 % dei giovani sotto il 25 anni hanno votato per Le Pen e cio' significa che in futuro il Front National crescera' ulteriormente a discapito dei Repubblicani, sostenuti soprattutto dagli elettori anziani e piu' ricchi. La societa'francese oggi e' piu' che mai divisa in due, come succedeva nel XIX secolo. Questa nuova lotta di classe non e' piu' tra datori di lavoro e dipendenti. Oggi abbiamo una nuova divisione nella societa'. Da un lato ci sono coloro che traggono benefici dalla globalizzazione. Dall'altro lato ci sono le persone, sempre piu' numerose, che patiscono l'immigrazione di massa, la crescita della criminalita' e l'aumento della disoccupazione".

Gianluca Savoini: Prof. Blot, allora ha ragione Marine Le Pen quando parla di scontro frontale tra i "mondialisti" e i sostenitori della sovranita' nazionale, i primi perfettamente rappresentati da Macron e i secondi dal Front National?

Yvan Blot: Si tratta di due fronti contrapposti e che non possono assolutamente dialogare fra loro. La borghesia cosmopolita si interessa solo degli aspetti economici e non si preoccupa dell'immigrazione ne' della diffusa disoccupazione sempre piu' elevata (il 25 per cento dei giovani francesi e' senza lavoro). L'oligarchia dominante sa solo insultare l'altro versante della popolazione, accusandola di nutrire sentimenti razzisti, reazionari e di essere mentalmente ottusi, non aperti. Marine Le Pen propone una riforma costituzionale per poter far decidere direttamente i cittadini con i referendum popolari, come in Svizzera. Macron invece vuole rinforzare l'attuale sistema oligarchico, con il potere saldamente nelle mani dell'amministrazione governativa e dei media ad essa asserviti. Siamo percio' nel mezzo di una battaglia tra oligarchia e democrazia, tra le elites cosmopolite e i nuovi patrioti francesi. Il Front National si e' veramente messo sulle orme del generale De Gaulle. Se Marine Le Pen non vincera' il 7 maggio, la situazione del nostro paese degradera' sempre piu' e velocemente, con scenari imprevedibili ma sicuramente catastrofici per la Francia".

Gianluca Savoini: Nel 2002 il papa' di Marine Le Pen, Jean-Marie, ando' clamorosamente a sfidare al ballottaggio il candidato della destra Jacques Chirac e tutti i partiti si coalizzarono contro di lui, portando al trionfo di Chirac, eletto con oltre l'80 % dei voti. Fra due settimane si potrebbe ripetere la stessa cosa oppure questa volta i francesi non ascolteranno l'establishment mondialista?

Yvan Blot: Anche stavolta quasi tutti i partiti sosterranno l'avversario del Front National. Questo anche perche' l'influenza delle lobbies e dei grandi poteri, compre sa la massoneria francese,  e' stata fortissima su tutto il quadro politico. Pero' ci sono due leader politici che finora non hanno detto cgiaramente di sostenere Macron: si tratta di Jean-Luc Melenchon (Front de Gauche) e Nicolas Dupont- Aignan (Gollisti indipendenti). Bisognera' inoltre vedere se tutti gli elettori di Fillon seguiranno il suo invito di votare per Macron. Io personalmente non lo credo. In ogni caso Fillon ha commesso un grande errore, perche' poi ci saranno le elezioni legislative in Francia e i Repubblicani faranno campagna elettorale anche contro Macron per cercare voti. Questo dimostra che i Repubblicani sono al capolinea, sul viale del tramonto. Anche perche', ripeto, hanno un elettorato anziano. Non possono sperare nel futuro".

Gianluca Savoini: Il terrorismo islamista sta colpendo in Europa e soprattutto in Francia. Cosa dovra' fare il nuovo presidente per contrastare questo fenomeno?

Yvan Blot: Il problema del terrorismo non va analizzato soltanto focalzzando l-attenzione solotanto sugli attivisti, ma capendo che ci sono molti musulmani che non effettueranno loro direttamente attentati , ma aiuteranno i terroristi dando loro rifugio e sostegno. Ci sono poi altri islamici che non aiuteranno i terroristi, ma in cuor loro sostengono e si felicitano delle azioni terroristiche fatte in nome della guerra santa agli infedeli cristiani. E questa categoria e' molto numerosa.Altri restano indifferenti al problema e una minoranza non e' d'accordo con l'opzione terroristica. Insomma non e' sufficiente sorvegliare 1500 sospetti estremisti islamici per evitare attentati, ma due milioni di persone che creano un ambiente adatto alla propagazione del terrorismo islamista. Mao diceva che un buon rivoluzionario deve vivere in mezzo al popolo come il pesce nell'acqua. Questo motto vale anche per il terrorista. Per questo sara' impossibile risolvere il problema del terrorismo senza risolvere il problema dell'immigrazione. Soltanto il Front National ha un programma ben preciso di contrasto all'immigrazione".

Gianluca Savoini: Lo scrittore francese Huellebecq ha suscitato scalpore con il suo libro dal titolo inequivocabile, "Sottomissione", in cui descrive una Francia debole e debosciata, incapace di difendersi dalla minaccia islamica e anzi disposta a sottomettersi per non combattere. Lei, professor Blot, la vede nella stessa maniera?

Yvan Blot: l grande filosofo tedesco Heidegger scrisse, parafrasando un poema di Hoelderlin,  che dove il pericolo e' piu' grande, proprio li' nascera' la salvezza. Dove gli immigrati sono piu' numerosi, la popolazione ha coscienza del grave pericolo e quandi tu hai la coscienza del pericolo, sei gia' a meta' della strada per raggiungere la salvezza. Quindi io credo che la nostra nazione resistera' e si salvera'. Non sono pessimista come Huellbecq".

Gianluca Savoini: In politica estera Hollande ha sempre osservato gli ordini di Bruxelles e delle lobbies globaliste, imponendo anche le sanzioni contro la Russia. Si e' trattato di un atto suicida per l'economia francese, secondo lei?

Yvan Blot: Hollande incarna perfettamente la tradizione dei socialisti dalla fine della Seconda guerra mondiale in poi. In passato gli Stati Uniti hanno finanziato i socialisti perche' li vedevano come argine al comunismo e questa abitudine dura tuttora. I circoli economici francesi pero' sanno che e' controproducente seguire gli USA sulla Russia e non solo, e in privato non sono affatto d'accordo con il presidente Hollande".

Gianluca Savoini: C'e' chi teme che prima del ballottaggio ci saranno altri attentati in Francia. Una simile eventualita' potrebbe portare al rinvio del ballottaggio?

Yvan Blot: Potrebbe anche darsi che ci saranno altri attentati e naturalmente mi auguro di no. Ma in ogni caso il turno di ballottaggio si terra' regolarmente il 7 maggio".